Ci lasciamo alle spalle un anno orribile.
Dicono che ciò che ci sta capitando avrà gravi effetti sui giovani. Che la pandemia stia rubando loro il tempo.
È vero, come non essere d’accordo.
Ma vale anche per gli anziani. Un Natale senza il calore dei propri cari, senza un bacio o un abbraccio dei propri nipoti non lo recupereranno più.
La verità è che ci credevamo invincibili, che difendersi volesse dire investire sugli armamenti, invece che sulla sanità e la tutela delle persone. È così abbiamo finito per ritrovarci deboli, vulnerabili, privi di protezioni sociali, le uniche in grado di contrastare un nemico invisibile, un nemico che si muove non su mezzi armati, né su missile terra aria, ma semplicemente sulle gambe degli uomini.
In altre parole il virus si fa beffa di noi stessi.
Non ci resta che tenerci abbracciati al vaccino. Il 2021 si aprirà con questa grande speranza. Non dobbiamo aver paura del vaccino. Non mostrarci diffidenti, perché un’alternativa non c’è.
Vogliamo tornare a vivere. Gli anziani devono poter tornare a vivere. Ma dico di più. L’augurio che mi sento di rivolgere è di riprendere a sognare. Sì, a sognare.
Per quello che stiamo vivendo non è un sogno poter circolare liberamente? Far visita a casa di parenti e amici? Fare vita attiva? poter andare ad ascoltare un concerto, poter andare in piazza, in un circolo insieme agli altri, condividere momenti di socialità?
Non è un sogno vivere in una società che si prenda cura degli altri e dove la vita non perda valore con l’età?
Lo SPI, il Sindacato dei pensionati della Cgil, vi augura vivamente di poter ricominciare a sognare.
Ci sarà bisogno del sindacato? Certo.
Per un sindacato come il nostro, non avere più la possibilità di mettere le persone insieme è come ritrovarsi con le batterie scariche, senza la necessaria energia.
Tuttavia, continuiamo a farci sentire. Non ci tiriamo indietro. Siamo in campo nelle nostre sedi a garantire tutele a chi ha bisogno.
Lottiamo perché dopo il Covid - 19 non si torni come prima.
Vogliamo che si metta al centro la vita delle persone e tutto quello che è necessario per difenderla.
Vogliamo che si tuteli il diritto alla salute degli anziani e il diritto di invecchiare meglio e a casa, l’unico luogo dove è possibile continuare ad essere considerati come una persona e non un numero.
Vogliamo che gli anziani non siano più vite di scarto.
È una battaglia che dobbiamo fare insieme. Mai da soli. Ma tutti insieme. Anche insieme ai giovani.
Proviamo a crederci, ne vale la pena. Tanti cari auguri a tutti e buona vita.
Giovanni Forte
Segretario generale Spi Cgil Puglia