Finalmente siamo tornati a discutere in presenza, pur con tutte le dovute cautele.
La relazione del segretario generale Gianni Forte è stata improntata sui problemi più urgenti che riguardano i cittadini e soprattutto le persone anziane. “Noi abbiamo consapevolezza che il cambiamento non è neutro”. Le risorse del PNRR dovranno essere utilizzate per rispondere concretamente ai bisogni di salute e benessere soprattutto degli anziani più vulnerabili, coloro che hanno sofferto di più l’inefficienza del sistema socio-sanitario pubblico durante il periodo della pandemia. Le risorse nazionali ed europee devono servire per realizzare uno scatto in avanti, un cambiamento che faccia avvertire un concreto cambio di passo. I luoghi di vita chiedono più qualità in modo tale che il passare degli anni non releghi gli anziani ai margini del contesto urbano e sociale. Rivendicare il diritto di invecchiare a casa richiede, soprattutto nelle periferie, un sistema di servizi adeguato, oggi quasi inesistente. Sostenibilità, transizione ecologica, pensioni, fiscalità sono stati gli altri temi trattati.
Il segretario dello Spi Cgil Puglia Michele Tassiello ha illustrato la nuova iniziativa del sindacato pensionati che riguarderà tutte le province pugliesi: lo sportello Informanziani. Un punto di riferimento in cui trovare risposte ai propri bisogni, già presi in carico dalle leghe SPI che sono state presenti anche durante la fase cruciale della pandemia, restando a disposizione di anziani e pensionati.
Nella seconda parte della giornata si è tenuto un confronto di idee tra il segretario generale della Cgil Puglia Pino Gesmundo, Roberto Ghiselli segretario nazionale Cgil e Ivan Pedretti segretario generale dello Spi Cgil Nazionale. Al centro i temi che saranno discussi nella prossima assemblea organizzativa della Cgil.
“Il territorio è il punto da cui ripartire, dopo un’emergenza sanitaria che oltretutto non è ancora finita. Qui è dove vivono i cittadini. Qui è dove dobbiamo stare. Qui è dove arriveranno le risorse europee. Qui è dove le dovremo contrattare per riscrivere un sistema di welfare universale, territoriale e vicino ai bisogni delle persone.”